EPILOGO DI UN SOGNO

Parte Seconda: Il Giorno più lungo

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    EPILOGO DI UN SOGNO
    Parte Seconda:

    Il Giorno più lungo

    Un secondo dopo, da una delle tasche estrae a sua volta una spada laser.
    Una lama color cremisi incrocia quella verde, quando la Jedi tenta di slancio un'assalto,parato in sincronia perfetta.

    "Sei migliorato molto dall'ultima volta che ci siamo visti,Aster..."

    Ho avuto molto tempo per prepararmi a quando ti avrei rivista.

    È curioso che tu mi affronti con quella spada...è stata basata su quella che usavo io. Ne conosco ogni punto debole.
    Hai ancora molta strada da apprendere...

    No. La mia spada è stata basata su quella di Tsubaki Hamada, Maestra dell'Ordine Jedi e generale del 15mo. Rispettata e stimata da tante brave persone e altri jedi.
    L'ho modellata dalla persona che mi ha formato e dato una via, non su di te, Maxia.

    "Rispettata? Temuta semmai. Avevano paura delle mie iniziative e mi tenevano stretta.
    Non sai nulla di come era.
    Ormai ...non ha più importanza. Quel nome non mi appartiene più.

    "Non ti lascerò,questa volta...vieni con me...
    Sei ancora in tempo "

    scambi di spada laser rossa e verde si alternano.
    Jedi sembra tenere testa, all'inizio, ma presto è costretto a restare sulla difensiva con parate strette e sempre meno precise.

    L'offensiva passa quasi per intero alla donna.

    Maxia "Patetico...come tutto l'ordine Jedi...
    Stagnante e immobile,che ha paura dell'innovazione e l'idea che la volontà dei singoli uomini possa prevalere sulla Forza stessa.
    Vivete di quella stasi che credete sia la pace ...senza rendervi conto che è solo odio e dissidio silenzioso."

    Il combattimento arretra, fino al bordo del cratere del vulcano inattivo.
    Il Jedi arretra,parando con un buonissimo stile Soresu...ma non basta per contenere la furia dai capelli argento.
    Non lei, che lo ha formato e conosce come si muove il suo ex allievo meglio di chiunque altro.

    Lui arretra...arretra..
    E ad un certo momento, il piede frana a terra nel vuoto alle sue spalle:
    È giunto al limite del cratere.
    Mettendo un piede in fallo,incespica e cade di ginocchiata perdendo l'equilibrio.

    È un'attimo.
    La spada laser gli scivola dalle mani in quell'attimo di distrazione,finendo a terra pochi metri più in avanti.
    Maxia con un'assalto dal basso verso l'alto trancia la mano sinistra del ragazzo in un singolo colpo secco,senza battere ciglio.

    Un urlo straziante spezza il cupo silenzio del monte Pira.

    In preda al dolore , a stringere il moncherino del polso reciso con assoluta precisione non si accorge che un'ombra oscura era calata dietro Maxia,mentre lei lo guarda statuaria puntandogli la lama rossa alla gola.


    "Eccellente... eccellente,Maxia.
    chi non è con noi ...verrà persuaso.
    O distrutto.
    Solo così si può costituire la pace."

    Esordisce la fonte stessa dell'emanazione di morte e oscurità del posto.
    Darth Scabbia,l'ex mano ...l'alchimista...la Strega...l' Esiliata...era lì.

    "la galassia deve bruciare sin nelle fondamenta,per risorgere dalle sue ceneri unita" Asserisce Maxia, con voce ferma,quasi meccanica e senza inflessione.

    Aster,urlando di dolore per la mano persa: "È questo l'universo che vorresti lasciare alla piccola Seyra? Come costringerai a vivere la sua generazione?
    Obbedendo ciecamente a un nuovo Dittatore che tu hai aiutato a salire al potere?
    Cosa ne sarà di lei? Diventerà uno strumento di morte e oppressione al suo servizio?
    O verrà distrutta se non la pensa come voi?"

    A sentire il nome della nipotina, Maxia abbassa lentamente la lama, spostando lo sguardo dal Jedi ...a terra.


    Darth Scabbia:
    "Ormai...non c'è più niente che possa fermarlo,Jedi.
    In molti già appoggiano il nostro nuovo ordine e ci aiuteranno a fondarlo.
    Abbiamo alleati e sostenitori abbastanza numerosi per finanziare un'armata.
    Il giorno che ci riveleremo non è lontano...ma tu,non vivrai per vederlo o raccontare dove ci hai trovato.

    Tu morirai qui,giovane stolto...visto che hai rifiutato l'offerta di diventare qualcosa di più potente."

    Darth Scabbia sorride sadica al fianco del suo braccio militante,la sua apprendista.
    Veste una cappa nera pece,che la lascia a volto scoperto

    "...Seyra..." mormora intanto Maxia fissando lo sguardo a terra.
    Le parole di Aster riecheggiavano nella sua testa

    "Ti sta avvelenando il cervello... Maestra.
    Ti sta usando.
    Cosa ne penserebbe Seyra?
    Cosa ne penserebbero i tuoi amici che furono al tempo del Praxeum?
    Che cosa ne penserebbe Nythan Mills?
    E più di ogni altra cosa...cosa direbbe la te stessa di allora guardando te adesso?
    Tu non sei così... c'è del buono in te.

    Scabbia le si avvicina. Le tende una mano con un viso quasi amorevole.
    Il volto del lato oscuro bellissimo e persuasivo.
    La voce è calda e rassicurante,a tratti ipnotico.


    "Potremmo fare grandi cose...se solo tu accettassi la mia verità,capiresti...prendi la mia mano e avrai un ruolo nel riformare la nuova realtà al mio fianco,assieme a Maxia. Spezzeremo le catene delle assurde regole della Forza.
    Vieni con me"

    Lui da terra la squadra,poi scuote la testa.

    "Mi spiace...ma sono un Jedi.
    Come la mia maestra,prima di me.
    Se devo morire,lo farò servervendo la Luce e i miei valori"

    Il tono della risposta della Strega è totalmente diverso da poco prima
    Adesso è acido e irritato
    "Sia come vuoi...allora...."

    Darth Scabbia solleva da terra Aster per alcuni metri con la Forza, strozzandolo e al tempo stesso facendolo lievitare senza neanche usare le mani.
    Gli sta per spezzare l'osso del collo in aria,senza alcuno sforzo.

    "che spreco di potenzialità..."

    Aster emette un grido soffocato, ma la mano destra,l'unica rimasta, non corre istintivamente alla gola.
    Invece tenta un ultima disperato attacco puntando le dita sulla sua carnefice.

    Una raffica di fulmini bianchi dai riflessi oro parte dalla mano .

    La sith, mette una mano nella tasca interna del mantello,ed estrae a sua volta una lama rossa, parando l'attacco con la lama e continuando a tener levitato il cavaliere.

    Se ci fosse stato qualcuno che si intendesse di else di cavalieri dei tempi che furono, avrebbe riconosciuto l'elsa che la strega ha estratto per proteggersi:
    La spada laser di Darth Vader,ritenuta persa assieme alla seconda Morte Nera nell'esplosione che ne seguì.

    Assorbe la scarica dorata.
    Poi inaspettatamente la spegne e la rimette al suo posto.
    Probabilmente non ritiene di doversene servire per terminare il lavoro.

    "sciocco ragazzino...pensi che io non conosca il Force Judgement?
    Certo... riconosco che la tua è una versione interessante...ma servono due mani per averne il pieno controllo e garantirne la piena efficacia sul bersaglio,mio caro.

    Ma ora basta...abbiamo molto lavoro da finire.
    Finiamola qui,ci siamo divertiti abbastanza.

    Darth Scabbia stringe di più sul collo,si prepara a ucciderlo.
    Aster...è sul punto di perdere i sensi per la mancanza di aria dovuto allo strangolamento a tre metri da terra e dal contraccolpo del suo stesso Force Judgement.
    Ma riesce ancora a guardare Maxia,in piedi a fissare il vuoto.
    Ne avverte il conflitto interiore,cosa non percepita dalla Scabbia,impegnata nel duello.

    "Sei ancora in tempo.
    Fa...la ...cosa...giusta..."

    Lei si gira.
    Fissa entrambi.
    Esita qualche secondo
    Poi , pone entrambe le mani dinanzi a se e usa la Spinta della Forza alla sua massima portata su Darth Scabbia scagliandola indietro,liberando così Aster dalla presa.

    Lui cade a terra annaspando aria e tossendo.
    La sith si rialza con l'umore tra il sorpreso e il furente.
    Non lo aveva previsto,che la sua apprendista le si potesse rivoltare contro.

    "COSA HAI FATTO?! MALEDETTA! "
    E va bene...L'Impero che Verrà farà a meno di te,allora.
    Forse...forse Seyra si unirà a me prendendo il tuo posto,Maxia."

    Maxia si avvicina ad Aster...e lo aiuta a rialzarsi e gli porge la sua spada laser finita poco più in là.

    Non dice nulla.

    Poi si fissa e dice solo una parola,la stessa usata tante volte ai tempi della guerra Vong

    "...Insieme."
    lui la guarda, annuisce... e sorride di rimando.

    "Insieme". Ripete.
    Tsubaki Hamada era davvero tornata

    I due attivano le spade laser nello stesso momento.
    Una verde e una rossa, rivolte contro un'unica persona questa volta.

    Quella rossa si mette in posizione di guardia a due mani,presa salda e dritta dinanzi alla sua utilizzatrice.

    Quella verde davanti al viso,in quello che sembra una difesa a una mano in stile Makashi ,mentre il braccio senza mano dell'utilizzatore è posto dietro la sua schiena.

    Con uno smorfio di puro odio, la Strega estrae nuovamente la spada laser di Vader e si mette in posizione di attacco a una mano.
    L'altra mano libera emette un fuoco nero dalle dita.
    Qualche tipo di potere non bene specificato dovuto alle profonde conoscenze di alchimia del lato oscuro della ex Mano.

    Le competenze della sith in campo di combattimento corpo a corpo rispetto alle nozioni di alchimia e stregoneria sono nettamente inferiori per affrontare contemporaneamente due avversari,sebbene uno abbia una mano mancante.

    E'lei ad arretrare,finchè un colpo dal basso verso l'alto di Tsubaki la disarma, buttantola a terra con malagrazia.

    Ora è lei ad avere due lame puntate alla gola.
    Aster alza la spada per infliggerle il colpo di grazia,ma la lama verde viene fermata in volo da quella rossa della sua ex magistra.
    Tsubaki:" no...siamo meglio di così...se attaccassimo una persona disarmata non saremmo meglio di lei. Tu me lo hai ricordato
    "Arrenditi. Ti consegnerò alla Nuova Repubblica. Con la tua cattura mi riscatterò".

    Darth Scabbia ha il viso triste,compassionevole. Guarda a terra,gli occhi gonfi di pianto con il viso di chi ha perso tutto.
    "Avevamo un sogno...avremmo potuto riforgiare la Forza stessa....ne avevamo la possibilità...."

    Tsubaki spegne la spada,mossa a compassione di quella donna rannicchiata a terra.
    Ma è un trucco per farle abbassare la guardia.

    Appena spenta la lama, Darth Scabbia le scaglia il fuoco nero a tradimento,nascosto nel palmo nella mano chiusa, con un sorriso sadico.
    La fiamma nera colpise la Jedi redenta in pieno petto,scomparendo immediatamente nella carne.

    Lei cade in ginocchio con un singolo lamento.

    Aster osserva la scena con un muto agghiacciante per un lungo interminabile secondo,per poi terminare con un urlo straziante quando l'ex maestra tocca terra inerte.

    "NOOOOOOOOOOOO" La mano scatta senza pensare all'elsa.
    E' puro istinto:
    un colpo secco, e la trachea di Darth Scabbia è passata a fil di lama verde.
    Il Jedi poi usa la Spinta della Forza sul corpo della sith,facendola cadere nel cratere spento del Monte Pira.

    Lui non se ne preoccupa più di tanto.
    non si preoccupa del fatto che appena uccisa Darth Scabbia,si iniziano a sentire lievi tremori dal terreno.
    Lui si getta sul corpo dell'ex magistra.

    Stranamente, lei sorride.

    "Ce l'abbiamo fatta...mio padawan. " Dice con un filo di voce

    "Non sforzarti, ora andremo al centro medico di Coruscant e..."

    Lei gli prende la mano.

    "No...quella era Amaterasu, la fiamma inestinguibile degli inferi. Corrode gli organi interni finchè il bersaglio non è consumato...non ho speranza neanche di lasciare questo sistema,figurati fino a Coruscant..."

    "Tsubaki... no..."

    "Lascia stare. Per una volta ho combinato qualcosa di buono. E' stato come ai vecchi tempi eh? " sorride

    "Già..." Aster ha gli occhi lucidi

    "Non iniziare a piangere ho ti dò una legnata con le ultime forze che mi restano. Stammi a sentire,piuttosto...sei diventato molto bravo,Aster. Un vero Paladino dell'Ordine Jedi. Io...in quanto ancora capace di farlo ...ti nomino maestro."

    "Cosa? ma..."

    "Si...voglio che sia tu a guidare la piccola Seyra...non lasciare che diventi ..." sposta lo sguardo per ammirare il cratere "...come me."
    Promettimelo."

    "...lo farò."

    I tremori sono sempre più forti.
    Zampilli di lava iniziano a sgorgare dal cratere spento

    "Bravo ragazzo. Sono fiera di te. Ora vattene da qui. Questo posto era tenuto inseme dalla sola volontà oscura di Darth Scabbia...ora che lei non c'è più, crollerà come un castello di carte su sè stesso"

    lui esita. Poi, con una sola lacrima corre sul suo Delta 7

    "...dì a Luke,Ben..e a Nythan che mi spiace di come siano andate le cose...ho fatto del mio meglio" mormora, quasi in un sussurro, i nomi di quelli che un tempo lontano furono i suoi compagni di corso del Praxeum.
    Uno strano effetto per una come lei abituata al timbro da spaccona.

    Poco dopo, il vulcano iniziava a crollare su sè stesso ingoiando in fiumi di lava,fumo e fuoco quella che fù fino a poco prima la base imperiale e molto dell'ambiente circostante.
    Nel mentre un Delta 7 lasciava l'orbita di quel pianeta dimenticato.

    Un droide astromeccanico impostato con il ruolo di pilota per facilitare la guida ad Aster per via della mano mozzata,con un pigolio elettronico, chiede la rotta.

    "...Coruscant, vecchio mio...Tempio Jedi. Ho..." si fissa la mano mentre mette una fasciatura temporanea " un lungo rapporto da fare. La mia caccia personale è giunta al termine"

    Poi, con un balzo, il Delta 7 scompare in un salto iperspaziale
     
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